
Prendete una ingenua anaffettiva e pure ignorante ma ricca, prendete personaggi da “ generone romano “, prendete il “ Potere “ descritto nelle sue sfaccettature più becere, prendete personaggi minori che non si sa bene per quale oscura ragione continuano ad adorare l’ anaffettiva ingenua, turbinate in maniera costante e adeguata e otterrete, quasi d’incanto, l’ultimo romanzo di Niccolò Ammaniti, quella “ Vita intima “ che sbandierata nel titolo non riconduce ad una reale intimità, visto che l’algida e sprovveduta protagonista non ha una vita intima, in considerazione del fatto che la SUA vita intima, è alla mercè di chiunque intorno a lei. Un titolo da virgolettare? Non sappiamo. Fatto sta che il buon Ammaniti – del quale avevo letto “ Io non ho paura “ tanto tanto tempo fa e poi null’altro – ha dalla sua parte una scrittura buona, a tratti ironica, in certe parti francamente porno soft. Tutta questa “ sapienza “, questo “ mestiere “ si fa leggere facilmente e continui a leggere, non per inerzia, ma per capire fin dove l’ingenua protagonista smette i panni consueti e diventa l’eroina di se stessa, affermando una realtà diversa da quella vissuta finora. Un libro da comprare? Sì, se vi intrigano i retroscena della politica nostrana, anche perché, a lume di naso, il romanzo si presta con facilità a diventare un film – con Nicole Kidman come protagonista… forse no, considerando la vetustà della citata. Un ultimo consiglio, evitate come la peste le presentazioni del libro in presenza dell’autore, spoilera che è una bellezza! 😄