Statistiche

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Chissà se hai pensato, nel momento in cui gli hai voltato le spalle, che avresti potuto essere in pericolo. Chissà quali sono stati i tuoi pensieri, quando hai sentito il colpo del primo fendente, il primo dei tanti che ti hanno uccisa. Provo ad immaginare il tuo dolore per aver creduto in quell’uomo che da compagno di vita si è trasformato in carnefice, facendoti diventare, in una sera di domenica di metà gennaio, materiale da statistiche, una vittima di femminicidio. Banalmente il tuo assassino ha ricalcato tutti i cliché, separato con altri figli, si faceva “ mantenere “ da te, madre di una figlia adolescente, tu che avevi un lavoro precario con poche risorse economiche. Lo avevi accettato, nonostante tutto, mettendo un punto fermo alla tua vita, senza sapere, senza neppure immaginare che la tua vita avrebbe avuto un epilogo così fuori dall’ordinario. Quando ieri sera ho letto il tuo nome legato all’orrore che era capitato poco prima, mi sei venuta in mente come ti ho visto l’ultima volta, una ragazza gentile e perbene. Che la terra ti sia lieve, cara T.

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