Statistiche

Foto web

Chissà se hai pensato, nel momento in cui gli hai voltato le spalle, che avresti potuto essere in pericolo. Chissà quali sono stati i tuoi pensieri, quando hai sentito il colpo del primo fendente, il primo dei tanti che ti hanno uccisa. Provo ad immaginare il tuo dolore per aver creduto in quell’uomo che da compagno di vita si è trasformato in carnefice, facendoti diventare, in una sera di domenica di metà gennaio, materiale da statistiche, una vittima di femminicidio. Banalmente il tuo assassino ha ricalcato tutti i cliché, separato con altri figli, si faceva “ mantenere “ da te, madre di una figlia adolescente, tu che avevi un lavoro precario con poche risorse economiche. Lo avevi accettato, nonostante tutto, mettendo un punto fermo alla tua vita, senza sapere, senza neppure immaginare che la tua vita avrebbe avuto un epilogo così fuori dall’ordinario. Quando ieri sera ho letto il tuo nome legato all’orrore che era capitato poco prima, mi sei venuta in mente come ti ho visto l’ultima volta, una ragazza gentile e perbene. Che la terra ti sia lieve, cara T.

Sei gennaio – dettagli

Carlo Crivelli – Secondo trittico di Valle Castellana, Madonna col Bambino e santi Antonio e Sebastiano, 1472 circa – particolare – dalla mostra “ L’arte liberata “ Scuderie del Quirinale, Roma – archivio fotografico personale.

Il bambino è dipinto in una posa non convenzionale, sdraiato sul ricco manto della Madonna. Una mano è posta a benedire, mentre l’altra sorregge il capo che è sporto oltre le gambe della madre. Lo sguardo è curioso e attento, non rivolto verso le figure oranti, in basso a destra, ma verso la mela posta in primo piano, molto più grande rispetto alle immagini laterali, quasi delle stessa dimensione della testa del bambino. La mela rappresenta, nei dipinti di soggetto sacro, il frutto proibito da cui deriva il peccato originale. Il Crivelli dipinge, in tutte le opere che hanno come tema la Madonna col bambino, la mela in mano al bambino, con il chiaro significato di redenzione e salvezza per il genere umano, perché quello che verrà, la passione del Cristo, porterà all’espiazione del peccato originale.
Ma in questo caso, con la mela caduta ai piedi della Madonna, qual é il messaggio espresso?

Quattro gennaio – riflessi

Pier Paolo Pasolini, Tutto è santo, Il corpo politico – mostra esposta a Roma presso il MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo

L’immagine riflessa, una grande scritta rossa sulla parete di fronte, si sovrappone alla riflessione dell’uomo, bloccato in un fermo immagine in bianco e nero.
THEY HATE US FOR OUR FREEDOM sono fiammiferi, dalla testa rossa, pazientemente posizionati a comporre il messaggio.

Angoli

Erano lì, quando li ho visti, posti su un angolo del marciapiede, fermi. Non avevano l’aria di aspettare qualcuno, forse non nell’immediato.
Perché nell’immediato c’era solo il loro abbraccio, lei piccola e minuta, lui molto più alto che, a tratti, la sollevava leggermente da terra e lei, felice, godeva di questo piccolo gioco, dell’abbraccio del ragazzo che in quel momento voleva tenerla stretta tra le braccia.

Visione fugace di un momento di pausa nel traffico lento di una giornata che precedeva il Natale.

I figli sono ” pezzettoni ” di cuore

Dieci anni dopo da questo post e dal compleanno del “ piccolo “, stessi identici pensieri…

chi ha paura di virginia woolf?

Moltissimi anni fa, da studentessa, ebbi occasione di recarmi a casa del mio prof di teatro, Piero Lorenzoni, per aiutarlo nella sistemazione della sua enorme biblioteca. Un giorno mi presentò la sua mamma, la signora Ida, vedova di un docente universitario antifascista e genitrice di una staffetta partigiana, entrambi morti nel periodo dell’occupazione nazifascista di Firenze. La signora, un’arzilla vecchina di 90 anni, nella conversazione che seguì alla presentazione, ad un certo momento commentò con un, ” il mio bambino “, riferendosi al mio attempato e balbuziente professore che, all’epoca, tutto pareva fuorchè un bambino! Poi aggiunse, a mo’ di scusa: Sa, signorina, per noi mamme i figli sono sempre dei bambini. Allora liquidai la frase come l’esternazione di una vecchietta un po’ svanita e sopra le righe. A quella frase ho pensato ieri, giorno del 18 compleanno del ” cucciolo ” di casa. Non considero i miei figli dei…

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Il cielo, vicino e lontano vedo sempre il cielo…

Stessa inquadratura durante l’arco della giornata…

Al mattino l’azzurro del cielo e le nuvole sul mare testimoniano l’allontanarsi della pioggia di ieri…
Più tardi la pioggia diventa una colonna d’acqua in lontananza…
Al tramonto, tocchi di rosa tra il grigio dei cumuli di nuvole… ( archivio fotografico personale )