Ascoltavo giorni fa il tigì solito, quello di Rai tre. La notizia di cronaca del momento, il delitto di Perugia.
Il giornalista commentava sull’apparente innocenza degli indagati, sul loro aspetto angelico, da bravi ragazzi. Tra le cose dette: entrambi tenevano un blog. Lei, nel suo, estrinsecava la sua voglia di trasgressione raccontando ogni possibile desiderio sessuale, lui in questo " mondi paralleli ", cronache di viaggi fatti o da fare. Il commento del giornalista era di profondo biasimo per questo modo schizofrenico di creare reti di amicizie che possono, all’atto pratico della conoscenza, creare rapporti e/o situazioni pericolose.
Si demonizzava l’uso del mezzo – il blog – come inutile strumento di esibizione, come danno in genere. Allo stesso modo, discettando su uguale argomento, tale Romagnoli in un fondo di " Repubblica " cartacea di mercoledì, definiva i blog " l’universale delirio di autorappresentazione ", facendoci credere che, aprire un blog renda potenziali assassini o metta in rilievo quelle distorsioni che sono in nuce in tutti i blogger.
Che ognuno di noi abbia motivazioni, più o meno accettabili, dal punto di vista personale nel tenere aperto un luogo di passaggio come è un blog, è un fatto. Che ci siano persone di tutti i tipi è un altro fatto ancora. Che si possano mantenere codici di comportamento e di rispetto per gli altri dovrebbe essere un obbligo.
Solitamente ci si aggrega " a naso ". Per passioni condivise, per punti di vista da discutere, per empatie. Nessuno ci garantisce dei risultati finali accettabili. In molti casi vale il buon senso. Quello che ti aiuta, con ogni probabilità, a rifuggire da situazioni che potrebbero diventare fastidiose.
Quindi i manici sessuali, gli ossessivi-compulsivi, gli schizofrenici, gli affetti da turbe di ogni genere, abituali frequentatori di queste pagine, sono pregati di fare pubblica ammenda ora o mai più. Se li conosci li eviti, no?
P.S. Detto tra noi, negli ultimi tempi mi preoccupa la condotta di alcuni: prendete Lilla ad esempio. Non vi sembra un po’ sospetta questa mania del tricottaggio? I ferri da calza possono diventare un’ottimo stiletto. E Mauro? Non vi impaurisce la sua professionale perizia a maneggiare bisturi su piccole creature? ( povere cozze ! ). Che dire di Federico… un serial killer da esportazione! La faccia da ingegnere di Nando inquieta, non trovate? E Seclet che ha pubblicamente dichiarato la sua congenita avversione per le donne? Quasi quasi cambio programma, mi stanno venendo i brividi!