Gardaland’s saga

Ho letto ancora su AT21 una ulteriore testimonianza sull’orrore Gardaland. Condividete, per cortesia! M’è venuto il mal di stomaco nel leggere ciò che segue:

ROMA – Una “giornata d’inferno” a Gardaland. C’è una nuova, ennesima denuncia, sul trattamento riservato nel celebre parco divertimenti alle persone con sindrome di Down: protagonista (suo malgrado) della vicenda stavolta non è un bambino o un ragazzo, ma un adulto. Si chiama Francesco, è una persona con sindrome di Down e lo scorso 22 ottobre, insieme alla sorella e alla famiglia di lei (marito e due figli ventenni), è andato al parco per festeggiare il suo 50esimo compleanno. La festa, però, si è per lui ben presto trasformata in un incubo. 
“All’ingresso – racconta a SuperAbile.it Pasqua Massagli, la sorella di Francesco – ci hanno fornito un’informativa, piuttosto nebulosa a dir la verità, circa le giostre a cui era possibile l’accesso per lui, avvisandoci che comunque non sarebbe mai potuto salire sulle cosiddette giostre adrenaliniche”. “Pur sapendo che sono quasi le giostre preferite da mio fratello – dice Pasqua – ho accettato le loro regole e ho cercato giostre accessibili. Ma giostre accessibili, afferma la sorella di Francesco, “non esistono, a meno che non si vogliano considerare come giostre i cavalli che si alzano e si abbassano o gli aereoplanini che si alzano portando bambinetti piccoli piccoli, o ancora percorsi in gallerie lunghe e buie con delle finte pistole in mano per colpire bersagli luminosi”. “Colma di rabbia, ma decisa a non rovinare a lui la giornata, ho fatto la coda al Bruco, insieme a mamme e papà con bimbi al seguito anche di due anni: saliti sul bruco, preso posto, siamo stati invitati ad alzarci e scendere”. Con le parole: “Scusa, tesoro, ma è pericoloso per te”. “Mentre mi alzavo – ricorda la signora Pasqua – mi sono guardata attorno e ho visto le faccette dei bimbi di due, tre e quattro anni che guardavano solo incuriositi il viso di un ragazzone adulto che piangeva”. 
“Andando via – continua il racconto della sorella di Francesco – lui mi ha chiesto di salire su Peter pan, una stupida giostrina con le barchette che girano in tondo: proibita”. “Ok, mi sono detta, vada per la Mono-rotaia: proibita”. “Con mio marito siamo andati allora su Flying Island, una piattaforma, grandissima, munita di un’alta ringhiera che si sarebbe sollevata da terra lentamente per avere una visione panoramica del Parco: noiosissima e lenta attrazione, adatta, credo, a persone molto anziane”. “Ci siamo seduti – racconta – e siamo stati avvicinati da una squadra (avevano paura che fossimo armati?): la signorina ci ha invitato ad alzarci con tono autoritario e scocciato. Forse ha pensato che essendo parenti di un disabile fossimo anche noi un po’ stupidi”. 
La signora Pasqua fa notare che il trattamento subito a Gardaland non ha avuto eguali in nessun altro parco divertimenti: “Due anni fa – dice – siamo stati a Eurodisney a Parigi e mio fratello è salito con i miei figli su tutte le giostre su cui poteva andare, soprattutto su quelle adrenaliniche, perché a casa la fifona della famiglia sono io, e non lui”. “A Mirabilandia, quattro anni fa, è salito su tutte le giostre, e ogni due anni andiamo allo zoo-safari di Fasano, dove lui corre direttamente verso la giostra “dei tronchi” che è la sua preferita. Una simile, a Gardaland, era proibita. In passato è stato anche a Miragica, a Molfetta, senza alcuna limitazione”. 
La sorella del signor Francesco sottolinea il fatto che “i caratteri somatici delle persone con sindrome di Down li rendono riconoscibilissimi” e questa è “l’unica cosa che permette agli impiegati di Gardaland l’identificazione certa in mezzo a una folla di persone con caratteri normali ma con quoziente intellettivo non rilevabili in nessun modo dall’aspetto”. “Come è possibile – si chiede – stabilire in anticipo se una persona apparentemente normale ha un quoziente intellettivo inferiore a una persona Down, oppure se avrà una crisi di panico, dovuta all’altezza o alla velocità di una giostra?”. Insomma, “tutte le persone con aspetto fisico normale vengono fatte salire sulle giostre: la discriminazione è solo contro le persone con gli occhi a mandorla”. “Se il problema – conclude la signora Pasqua – è Gardaland e la sua intolleranza verso i disabili, che almeno lo scrivessero chiaramente sul loro sito: non portate i disabili da noi, perché potete solo portarli a mangiare. Perdete tempo, soldi e dignità”. (ska) 
(28 ottobre 2011)

Articolo pubblicato da www.superabile.it

44 risposte a "Gardaland’s saga"

  1. Fabio 28 ottobre 2011 / 21:12

    che schifo

  2. Lilla ... 28 ottobre 2011 / 21:14

    Ma che schifo! Se chiudono Gardaland, andiamo insieme a inchiodare la porte!!

  3. mizaar 28 ottobre 2011 / 21:16

    e magari lo chiudono ‘sto gardaland, dei parchi di divertimento non so che farmene!

  4. arielisolabella 30 ottobre 2011 / 18:56

    posso aderire volentieri al tuo invito ma con le dovute riflessioni.
    la discriminazione dei disabili e’un effetto del regolamento in vigore nel parco e non volonta’mi par di capire.Giusto e lecito il sospetto.Applichi cosi’rigidamente le norme di sicurezza e male… per proteggere un disabile o per scoraggiarlo dall’entrare anche solo nel parco? La sua presenza disturba gli utenti “normali”?Non voglio credere a tale scempio.Credo di piu’a una quasi cecita’ di chi ha messo in vigore tale regolamento e di chi lo applica ho solo pena perche’e’tra l’incudine della direzione e il bambino con gl’occhi pieni di lacrime che lo guarda.
    Si tratta di un eccesso di severita’ con i risvolti che tutti han ben illustrato o forse una triste e solita questione di denaro.. rendere sicuri certe attrazioni anche per i disabili costa investimenti che il parco non vuol forse fare ?Non so, sono tutte riflessioni che vogliono inquadrare il problema al meglio non certo assolvere il parco dalle sue responsabilita’.

    • mizaar 31 ottobre 2011 / 09:23

      ariel, ti conviene leggere un po’ di articoli citati da at21 dal coordown e dall’associazione luca coscioni. questa è una questione che si trascina da tempo. non si discriminano in senso lato i down ma si impedisce loro di accedere alle giostre adrenaliniche perchè presumono, quelli di gardaland, che possano avere problemi di salute relativi all’uso di tali giostre. purtroppo per il loro eccesso di zelo, le persone down non hanno nè più e nè meno problemi di salute rispetto a chiunque frequenti gardaland. pertanto andrebbero richiesti certificati medici a tutti, se quella è la logica. in considerazione del fatto, poi, che in nessun altro parco sono così restrittivi. ti assicuro il ragazzo down che seguo quest’anno a scuola è sanissimo, attivo, funambolo, cavalca, fa attività sportiva e la sua famiglia non mi ha portato nessun certificato medico per dirmi che aveva problemi di salute e quindi non poteva svolgere nessun tipo di attività. allora portato a gardaland, metti in gita scolastica, non potrei farlo salire sulla tale giostra o sulla tal’ altra perchè è un down! o comunque un disabile che si vede, perchè è probabile che la faccenda sia restrittiva anche per le altre persone portatrici di handicap, solo che sempre le altre non sono ” evidenti ” come i down. come vedi sono solo questioni di lana caprina. tu gardaland, devi solo avvertirmi, io adulto accompagnatore della persona interessata saprò vagliare bene qual è l’azione positiva o negativa nei riguardi del mio assistito. non lo trovi più logico?

      • arielisolabella 1 novembre 2011 / 21:14

        mi sembra piu’logico se la responsabilita’ te la prendi tu ovviamente.
        Sara’possibile?le coperture assicurative dei rischi incidenti parco lo consentono?
        cmq mi rendo conto che la situazione va’ risolta con un coraggio che la direzione di gardaland a quanto pare non ha.gia’

      • mizaar 2 novembre 2011 / 09:38

        ariel, se la cosa ti interessa sul sito di coordown – il coordinamento nazionale per le persone down – ci sono diversi articoli aggiornati relativi alla vicenda. una bella gatta da pelare per gardaland!

    • mizaar 2 novembre 2011 / 20:00

      grazie sergio per la segnalazione! 😀

  5. Farnocchia 2 novembre 2011 / 18:00

    O-MIO-DIO! Povere creature… cazzo sono down, sono persone come noi. non è che se la genetica ti ha remato contro non sei autorizzato a divertirti e vivere come i “normali” (che poi vorreiproprio capirlo che significa per molti questa parola)..
    Ma scherziamo??
    Qui stiamo tornando proprio indietro! alla faccia della tolleranza!
    faccio girare il post perchè una merdata del genere nn può rimanere nell’ombra!

    • mizaar 2 novembre 2011 / 19:49

      già, cara principessa, non sono tutte rose e fiori! adesso gardaland ha chiuso i battenti ma riapre per natale, come mi ha fatto sapere l’amico marco. nel frattempo pensiamo tutti a qualcosa di incisivo per la riapertura natalizia! dovranno accorgersi che siamo indignati, porca la pupazza! 😀
      se vuoi puoi fare girare il post e soprattutto comunicami il link, così ti aggiungo alla lista dei blogger che boicottano gardaland!

      • Farnocchia 4 novembre 2011 / 17:17

        per ora ti inoltro sulla mia pagina di fb… appena ho tempo faccio girare la voce anche sul mio blog!! 😉

      • mizaar 5 novembre 2011 / 21:07

        grazie farnocchia aspettiamo anche il tuo intervento! 😀

  6. duhangst 4 novembre 2011 / 15:03

    Da veramente un grosso senso di nausea!

  7. antonella 19 novembre 2011 / 14:13

    Forse con un’altra scampanellata Natalizia ce la facciamo! 😉
    Comunque sia vi aspettiamo per Vinellando, il 16 dicembre…non beviamo per dimenticare, ma per non mollare!

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