Avevo parlato, nel post precedente, del ventilato depotenziamento della lauree, da parte dell’attuale governo. Non ripeto le mie considerazioni a proposito, ma ne faccio altre. Pochi minuti fa ho terminato di leggere l’ultimo intervento di Osvaldo. La notizia del giorno mette gioia, voglia di condividere con il mondo intero: Giusy Spagnolo si è laureata, la prima laureata in Italia affetta da sindrome di Down. Per lei, sicuramente, la laurea non è un semplice attestato del corso di studi che ha percorso in qualche anno di università, ma costituisce un vero traguardo, una carta piena di valori emozionali, di rivalsa rispetto ad un mondo dove si fatica, e anche parecchio, quando si è Down. Sappiamo bene qual è la considerazione generalmente diffusa che si ha verso le persone disabili, lo sappiamo perchè tutti abbiamo partecipato numerosi alla campagna ” No Gardaland “, lo sappiamo, lo so, perchè ogni giorno vivo la realtà dei miei ragazzi a scuola. La laurea di Giusy è un evento speciale, la dimostrazione che anche depotenziando una laurea non potranno mai cancellare da quel pezzo di carta tutta la storia, tutte le storie, che quel pezzo di carta racconta: la fatica, le umiliazioni, la rabbia e infine la gioia. A Giusy l’augurio più caro, che possa la sua carta cantare sempre la sua determinazione e il suo orgoglio! 😀