Normal man

Libération di oggi ha intitolato la sua prima pagina ” Normal !”. Per grazia ricevuta dai Francesi ha vinto le elezioni francesi Hollande. Evocata nel titolo e nelle intezioni, una normalità che ormai difettava lì e continua a difettare altrove. Senza scomodare l’uomo qualunque di Giannini sarebbe bello avere un po’ di sol dell’avvenire anche qui. Intanto Anghela si sentirà vedova del comprimario, che mossettine e ammiccamenti le teneva il bordone nelle sedi buone. Suo malgrado dovrà collaborare con l’imbalsamato e l’uomo normale. L’allegro compare di Sarkò è andato a festeggiare il suo amico Putin rieletto con ” apparente ” consenso. Cosa gli avrà portato in dono, una statuetta di Priapo? Laggiù in Grecia sono pietre rotolanti in salsa neonazista. Ricordo Karis. l’amico greco, dopo le prime elezioni libere dai colonnelli. Per scherzo gli dissi che aveva vinto Papadopoulos. Sbiancò. Konstantinos Karamanlis rappresentò il cambiamento auspicato, era l’eroe della nuova democrazia. Adesso sono arrivati ad un fallimento di fatto in un paese ingovernabile. Tempo stasera sapremo quale ” Normal man ” verrà a salvarci qui.