M’illumino di meno 2013 – non costa niente e fa felice tanta gente!

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M’Illumino

M’ILLUMINO DI MENO 2013
15 febbraio 2013
LA FESTA DEL RISPARMIO ENERGETICO “SALE” IN POLITICA

M’illumino di Meno, la più grande festa del Risparmio Energetico via radio lanciata da CaterpillarRadio2, che spegne simbolicamente ogni anno tutt’Italia, è giunta alla sua nona edizione e quest’anno coincide con la campagna elettorale più combattuta degli ultimi decenni. Per questa felice concomitanza, M’illumino di meno e tutti i suoi sostenitori scendono in campo per un nuovo miracolo italiano: la lotta contro lo spreco e la stesura di un’agenda che tenga nel giusto conto le tematiche ambientali e le loro ricadute anticrisi. Una parodia in pieno stile, con slogan, comizi elettorali, manifesti, schede elettorali e kit per il candidato, perché l’attivista “illumenista” dia il suo contributo alla politica del Paese.

Caterpillar e CaterpillarAM invitano tutti gli ascoltatori che aderiscono a M’illumino di meno a contribuire a creare una campagna elettorale alternativa,coniando slogan che condensino l’ormai celebre decalogo del risparmio energetico, come “Yes we spegn”, “Il contatore è mio e me lo gestisco io”, “Rottama lo spreco” o “Liberté, égalité, risparmieté”. Le due trasmissioni di Radio2 daranno voce, dalla mattina alla sera, alla creatività diffusa e rinnovabile della comunità festosa di M’illumino di meno per promuovere buone pratiche di:

1. razionalizzazione dei consumi energetici e riduzione degli sprechi;
2. produzione di energia pulita;
3. mobilità sostenibile (bici, car sharing, mezzi pubblici, andare a piedi)
4. riduzione dei rifiuti (raccolta differenziata, riciclo e riuso, attenzione allo spreco di cibo).

A questo si affianca il consueto invito ad aderire ad un simbolico “silenzio energetico” il 15 febbraio 2013 dalle ore 18 rendendo visibile la propria attenzione al tema della sostenibilità con lo spegnimento simbolico di monumenti, piazze, vetrine, uffici, aule e private abitazioni.

La puntata di lancio dell’iniziativa si svolgerà il 25 gennaio presso la sede del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche – a Roma, con ricercatori impegnati nell’ambito dell’innovazione energetica che contribuiranno a scrivere il Manifesto Programmatico per M’illumino di meno.

Dopo il successo della scorsa edizione, torna il contest M’Illum-Inno, alla ricerca dell’inno ufficiale 2013: sono ammessi brani originali di ogni genere musicale e ispirati al decalogo energetico per le categorie professionisti, scuole e resto del mondo. Il brano vincitore sarà proclamato il 14 gennaio e accompagnerà le 5 settimane di campagna 2013, in diretta nazionale su Radio2. Tutti gli inni saranno trasmessi su Radio2 e resteranno ascoltabili sul sito di Caterpillar; alcuni di questi saranno eseguiti dal vivo nel corso della grande festa del risparmio energetico il 15 febbraio.

Per contribuire alla campagna elettorale più virtuosa di tutti i tempi e aderire all’iniziativa si può postare sul Facebook di M’illumino di Meno la propria modalità di partecipazione e inviare a millumino@rai.it una foto del proprio profilo per ricevere la copertina personalizzata con M’Illumino di Meno da caricare su FB.

IL DECALOGO DI M’ILLUMINO DI MENO
Buone abitudini per la giornata di M’illumino di Meno (e anche dopo!)

1. spegnere le luci quando non servono
2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici
3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria
4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola
5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre
6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria
7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne
8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni
9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni
10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

Chi ha tempo non aspetti tempo – ché non si sa mai!

Ieri mattina leggevo questa riflessione di Natascha Lusenti sul sito FB di Caterpillaram:

Questa mattina mi sono svegliata
19 novembre

Questa mattina mi sono svegliata e mi sono chiesta quanto tempo ho a disposizione. Sabato ero a Faenza, a Enologica, un appuntamento fisso da qualche anno. Mentre presentavo la degustazione di un cuoco, qualcuno mi ha detto che la sera prima il proprietario di una delle migliore osterie della città è morto. Aveva 45 anni e aveva appena salutato gli amici con cui aveva mangiato e bevuto. Il giorno dopo ho letto sul giornale che il francese che molti chiamavano “il biondo” e che si era fatto un nome scalando le rocce a mani nude è morto a 52 anni cadendo dalle scale di casa. Allora ho ripensato all’intervista alla scrittrice e regista iraniana Marjane Satrapi. Dice che non farà mai più un film di animazione come Persepolis, tratto dal suo fumetto. Non lo farà più perché è troppo faticoso e porta via troppo tempo e lei, ha detto, ha cinquant’anni e se tutto va bene potrà dedicarsi ad altri dieci progetti, non di più. Mi è venuta in mente anche l’intervista a Robert De Niro che ho letto sul New York Times. Anche lui faceva il conto dei film che gli restano da fare. Insciallah, come dicono gli arabi. Cioè, se Dio vuole. Lo scrittore americano Philip Roth, invece, a 80 anni ha deciso di ritirarsi e per ricordarlo a se stesso ha appiccicato al computer un biglietto con scritto “La lotta con la scrittura è terminata”. Mi sono chiesta a che età cominciamo a dare valore al tempo e a essere capaci di scegliere le nostre battaglie e a riconoscere quando è il momento di abbandonarle. E mi sono detta che dovremmo insegnare ai bambini a farlo il prima possibile.

Non ci si pensa mai al tempo che passa – o quasi mai! – se non in occasione dei compleanni. Allora ti accorgi di averlo perso quel tempo che poteva servirti a fare qualcosa, a realizzare un sogno, un progetto, per fare un viaggio, per avere un figlio, per avere un amore duraturo o per stare a guardare solamente il cielo e le nuvole che sarebbero passate. 

Tu vuo’ fa’ la populista!

Fare del populismo non è una attività contemplata nel ” Manuale delle Giovani Marmotte” . Quelli di sinistra non possono permetterselo e ultimamente sembra veppiù diventata un’attività pruriginosa, come fare l’olgettina o l’infermiera ai festini di Arcore. Stamattina seguivo, come sempre, il simpatico trio di Caterpillar AM che proponevano il dilemmatico quesito quotidiano. Quello di stamani era: abolire i finanziamenti pubblici ai partiti sarebbe drammatico? Filippo Solibello invitava gli ascoltatori a non lasciarsi andare al populismo e di rispondere con ragionevole considerazione per il problema in sè. Mi trattengo da considerazioni troppo generiche e populiste, ma permettetemi  una riflessione morettiana: si nota troppo se dico una sola parola, tutt’attaccata, ‘affan****ai partiti! oppure se non la dico, ma la penso fortissimamente? 😀