Da sempre mi risulta oscura la dinamica che trasforma una espressione banale e poco significativa dal punto di vista lessicale in un modo di dire largamente diffuso e (ab)usato. Ora non è che uno si aspetti da una dirigente scolastico la summa linguistica, il linguaggio aulico e forbito che la denunciano quale discendente di Dante, Petrarca, Boccaccio e collaterali, no no, ci mancherebbe, però non è che una se ne può venir fuori nel quantificare il lavoro che svolge da mane a sera con un ” Il lavoro che facciamo nella scuola è acca ventiquattro “! Precisiamo, intanto non sei il papa e neppure Berlusconi e non ti puoi permettere il plurale di maestà e questo è un fatto. Non secondaria è l’ovvia oggettività dell’ammettere che, nell’osservarti, a tutto assomigli fuorché ad un orologio digitale – solo quello possiede la possibilità di decidere se la modalità dell’orario debba essere espressa in h 24, appunto, oppure suddividendo le h 24, sempre loro, in 12 am e 12 pm. Ma il bello è che nell’usare questa barbarie c’è qualcun altro che si sente autorizzato a ripetere la stessa espressione, nel giro di pochissimo tempo, nello stesso consesso, come se l’acca ventiquattro fosse un atto di fede. Mi viene quasi da pensare che nelle loro acca ventiquattro non abbiano di meglio da fare che sacrificarsi in modalità ventiquattro acca per il bene della comunità scolastica, amen. Che peccato!
Grande Cara!😂😂😂😂😂😂
ciao bella ragazza, grazie!
Tremendo, suona pure malissimo……personalmente sono dell’idea che non serve lavorare 24 ore per ottenere un buon risultato, basta lavorare nel giusto modo le ore previste!
e vabbe’ la tipa in questione è la quintessenza dell’assoluto ” son tutta io! “
mode trasversali. da qualche tempo si parla di assistenza h16 per le guardie mediche e h12 per i pediatri.
io aspetto che prima o poi si torni a parlare di h7, o h35settimana, ché così troppo avanti non si va e magari torniamo un pochino più bellini tutti.
magari sì, ” cum summo gaudio “, tanto per restare nell’ovvio aulico 😉
Per esprimere il concetto a me piace l’espressione tedesca “rund um die Uhr” = tutto attorno all’orologio. Forse preferisco gli orologi vecchio stile a quelli digitali con la modalità acca ventiquattro.
L’accaventiquattro, insieme ad altre schifezze linguistiche, discende direttamente dalla presidenza del consiglio! Si vede che passando dal Ministero dell’Istruzione è sceso giù fino ai Provveditorati ed è finito fino alla tua scuola… Come si diceva una volta? E’ tutto grasso che cola…
madu’ speriamo non coli niente altro, marco! 🙂