Oh Tares, vituperio delle genti!

divano_design_mutanteMo’ spiegatemi qual è il ragionamento che supporta coloro che per mestiere stanno dietro ad una scrivania comunale, quando, in prossimità della scadenza di un balzello – data della scadenza stabilita a priori, mica decisa all’ultimo istante – inviano le cartelle esattoriali a tutta la città in quasi contemporanea di modo da poter registrare una cronaca da girone dantesco. E’ vero che l’ultima estorsione è stata rincarata – le tasse non vanno mai da sole, se ne guarderebbero bene! a Trani il di più è calcolato intorno ai trenta centesimi di euro a metro quadro dichiarato, tanto perché potessi darmi della str*** per aver fatto l’onesta nell’asserire un dato corrispondente al reale, a tempo debito!! Insomma oggi che della Tares c’era l’ultimo richiamo, come le vaccinazioni dei piccini, oggi gli uffici postali erano un ” ameno e riposante ” luogo dove, in attesa di arrivare al numero A536 – che la numerazione iniziante per C , dedicata al pagamento dei bollettini, era NON DISPONIBILE, manco fosse una verginella afflitta da ritrosia cronica! – e l’attesa, bada ben, era di circa quattrocento imbufaliti individui, per non contare le altre numerazioni, quelle che iniziano per E e via alfabetando, amen. E ditemi bene, che fa una che deve infilare una simile fila? Legge, naturalmente. Il libro di casa? Nu nu nu il libro del supermarket della posta centrale che ormai colà vendono di tutto, come nei migliori centri commerciali. Seduta al banchetto espositore leggevo. Dopo poco un paio di signore in modalità emulatoria si sono accomodate nei pressi. Una delle due, mossa a pietà per il mio A536 mi ha rifilato un C241, manco fosse una riffa clandestina. E la signora aveva preso i numeri in soprappiù alle 13 – tre ore prima! Per farla breve – e breve non è stato – sono rimasta a leggere per due ore piene e non ho neppure pagato la Tares – non pervenuta, come i bollettini meteorologici di Bologna Borgo Panigale nelle previsioni del tempo radiofonici sulle onde medie – ma ho effettuato uno dei tanti pagamenti del gas. Con sgomento penso a domani, quando sicuramente troverò la sorpresina nella cassetta delle lettere e mi toccherà stazionare alla posta per chissà quanto altro tempo… però riuscirò a portare a termine il libro iniziato oggi! – ” Gli sdraiati ” di Michele Serra… chiederò che mi si metta a disposizione perlomeno un divano, sennò che razza di sdraiata faccio? 😀

5 risposte a "Oh Tares, vituperio delle genti!"

  1. Silvia 16 dicembre 2013 / 20:45

    Ormai ci ho rinunciato a cercare di capire…..per quanto ci possiamo provare non abbiamo menti contorte come le loro…….è davvero una farsa……e la conclusione è sempre la stessa di Totò : ” E io pago!!!!! “

    • mizaar 16 dicembre 2013 / 20:46

      e come paghiamo, anche! 😦

  2. unpodimondo 18 dicembre 2013 / 12:00

    Con queste code le poste sono diventate una biblioteca… vai prendi il libro dallo scaffale, lo leggi tutto mentre fai la coda e poi lo riponi… per quello che verrà dopo di te… Una bella iniziativa per la diffusione della cultura….

  3. paperi si nasce 26 gennaio 2014 / 15:46

    Mi meraviglio che una donna duepuntozero come te vada ancora alle poste per pagare Tares e Gas… Non puoi farlo da casa?

    • mizaar 27 gennaio 2014 / 21:07

      il problema è che ho cambiato gestore di luce,gas e telefono da poco tempo e non voglio fare gli addebiti in banca perché quando ricambierò- semmai – è una rogna infinita bloccare i pagamenti! la tares il comune ci ha ” permesso ” di pagarla o alla posta oppure in banca… dove naturalmente c’erano file interminabili! 😦

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