Dignità

Carlo-Lizzani01E’ dignitoso il suicidio di una persona di novantuno anni, Carlo Lizzani, che per morire ha usato violenza verso se stesso lanciandosi da un balcone al terzo piano? Ci stavo pensando su, dopo l’impressione iniziale. Il suicidio non è mai una scelta d’istinto, le circostanze ti fanno desiderare di non esserci più, l’insofferenza e il dolore, il male di vivere anche – penso allo stesso male di Monicelli o di Primo Levi. E’ strano che un anziano provi il desiderio di farlo. Vedo intorno a me tanti che aspettano di morire con una sorta di rassegnazione stoica, ma nonostante tutto con un attaccamento morboso ad una vita che è ridotta all’essenziale, fatta com’è di minime ripetizioni quotidiane, di interessi che mirano al mantenimento dell’avere più che dell’essere. Quando un anziano decide di morire non ritenendo dignitoso vivere ” inutilmente “, magari da malato o inabile, allora bisognerebbe dargli la possibilità di non essere con la stessa dignità con cui ha preso quella decisione. Un paese che condanna il suicidio, di fatto, e non ti permette di morire dignitosamente, non è un paese civile. Ma dell’incivismo ne abbiamo fatto una bandiera.

11 risposte a "Dignità"

  1. Silvia 5 ottobre 2013 / 21:22

    Hai ragione!

    • mizaar 5 ottobre 2013 / 21:36

      che tristezza davvero, cara silvia, questi lanci nel vuoto, quasi un voler annullare l’altro vuoto, quello che la vita ti ha ” regalato ” sul finire dell’esistenza. un vuoto che si colma con un corpo che precipita, terribile!

  2. cordialdo 5 ottobre 2013 / 21:24

    Assolutamente d’accordo con te! Da anziano.

    • mizaar 5 ottobre 2013 / 21:34

      non da anziano, ma da persona piena di vita e di interessi.

      • cordialdo 5 ottobre 2013 / 21:49

        Anziano comunque, orgogliosamente. Ciao, grazie e buona serata.

  3. Monique 6 ottobre 2013 / 13:55

    Credo che bisognerebbe accostarsi ai sucidi in punta di piedi e senza giudizio, condannare non serve.
    A proposito di anziani, poi, mi sembra che sia proprio l’impostazione della nostra società a farli sentire inutili e di peso e forse è su questo che dovremmo interrogarci.

    • mizaar 12 ottobre 2013 / 20:43

      è vero monique. i nostri anziani hanno smesso di avere il ruolo predominante che avevano nelle famiglie patriarcali, dove si ricorreva a loro per qualsiasi insegnamento. adesso, finito il periodo di attività sociale, se non hai messo in conto un minimo di interessi extra lavoro ed extra famiglia, sei praticamente inutile, come hai detto tu.

  4. massimolegnani 20 ottobre 2013 / 12:18

    Piu’ che “violenza verso se stessi”, spesso il suicidio e’ un estremo atto d’amore verso se stessi.
    ml

    • mizaar 6 novembre 2013 / 19:47

      a volte è violento solo il mezzo, mai l’atto in sé. non condanno assolutamente il suicidio.

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