Sono così condizionata dal ruolo di referente del gruppo dei docenti di sostegno, possiedo una tale deformazione all’ascolto e alla risoluzione dei problemi, in genere, che stamani, dopo aver chiesto a T. – supplente annuale e Sostegno anche lui – come fosse andato il primo incontro con l’alunno e dopo aver avuto notizie rassicuranti, alla sua inaspettata domanda: E a te come va, tutto bene? sono rimasta più di un attimo perplessa e senza risposta. Ho dovuto raccogliere informazioni pregnanti dal database del mio cervello per potergli dire che sì, non c’è malaccio, tutto va come al solito. Ho il sospetto di dovere qualcosa a me stessa. oltre che agli altri. Sennò finisce che divento una sorta di Alberto Sordi, da telefono amico: Pronto Mario Pio, pronto con chi parlo? con chi parlo io? Comprendi l’importanza? 😀
E sì, hai ragione! 😉
grazie silvia, per la solidarietà!
Altro che! Ciao non sovrapporre il ruolo alla tua personale sensibilità.
è la personale sensibilità a fare la voce grossa, il più dei casi. come jessica rabbit, sono disegnata male! 🙂
No, sei “disegnata benissimo” ed è per questo che in certe occasioni e circostanze ciò diventa il tuo punto debole per chi la stessa sensibilità non ha mai avuto. Ciao. Buona serata. Osv .
grazie caro, buona serata anche a te! 😀