( Perchè ogni giorno ce n’è una? Perchè non si può fare una bella e arida lezione in santa pace? Perchè, eh? ) L’orda è di rientro dalla turnè in paletra e M. – quello del post precedente – esordisce con: ‘Ssore’, ha detto la B. che dobbiamo parlare! Avrei voluto controbattere: Premesso che la B. non è tua sorella e semmai dovresti dire la professoressa B. dimmi in quale parte del contratto nazionale di lavoro della scuola c’è, nero su bianco, riportato l’obbligo di parlare di argomenti che esulano dal semplice informarti che è esistito un certo Carlo Magno e compagnia bella? Invece gli ho detto rassegnata: Che cosa è successo? Non l’avessi mai fatto! Tutti, dico tutti e ventitrè, volevano dire la loro versione dei fatti. Seee, da qui fino all’eternità, ci avrei messo a sentirli uno ad uno! A libero arbitro – mio, mai sentito parlare del coltello dalla parte del manico? 😀 – decido: Tu, tu ,tu! – sembravo un telefono occupato, ma me ne sono fatta una ragione! Viene fuori che tale L. secca secca come il ferro filato, bruttina già stagionata a undici anni, ma con un linguaggio di tutto rispetto – tanto da far sfigurare il più famoso scaricatore del porto di Marsiglia, noto per le sue espressioni colorite su mamme e sorelle altrui – tale L., dicevo, ha liberato dal serraglio la lingua, sguinzagliandola all’indirizzo di M. facendolo nero nero di ” tenere ” paroline. Ohibò, perchè? La mia ingenua domanda. Risposta di M.: ‘Ssore’ mi ha detto le brutte parole perchè mi vuole, ma io non la voglio! Mica la posso volere per forza! – affermazione che non fa una piega! La donna – la donna mo’… – propone e l’uomo si indispone! Faceva così il proverbio? Mi sono fatta una sana e liberatoria risata, alla faccia dei nani. Poi, con il contegno del ruolo – prrr! – ho detto loro: Intanto che viene il collega di italiano aprite i libri di storia a pag. 31 e leggiamo su Carlo Magno. E il primo che parla e dice parolacce, la lingua gliela lavo col sapone! Che si deve fare per insegnare!! 😀
azz,mi fa tenerezza peró.. 😦
E’brutto sentirsi racchie già a 11 anni!
non avere timore piccola, la bimba ha un ego sostenuto e non si sente racchia per niente! pensa che qualche giorno fa, durante l’ora di geo, il collega la guarda – è posizionata in prima linea – poi si alza e va a prendere un oggetto che aveva tra le mani. alla fine dell’ora me lo consegna: era uno specchietto con pettine. la pupa si stava mettendo in bella copia! e c’è pure rimasta male perchè rivoleva l’arnese indietro. alla minaccia di consegnarlo ai suoi genitori, mi ha guardata come a dire: ma tu da me che ” piffero ” vuoi?
Prima media???
non oso pensare a cosa sarebbe capace di fare alle superiori
stendiamo un velo pietoso…
Tenerezza e inquietudine al contempo
lo ammetto, chi ha una bimba come figlia – ti dice niente questa cosa? 🙂 – sicuramente un po’ di inquietudine la prova
Molto difficile avere a che fare con ragazzini di quell’età…..sei davvero brava! Buon fine settimana!
ci provo silvia, ad essere brava, ma non so se ci riesco! 😀
Ssore’, ti vedo nu pucurillo più jena, quest’anno scolastico… 😉
ma no, sono solo una jena affettuosa! 😀
affettuosa, ma jena! 😉
ma ce l’hai con me? 😛
Non ti invidio proprio!!!
Ciao e buona serata.
a volte neppure io mi invidio! 🙂
Ssore’ … mi fai sempre ridere con questi racconti! … povera L. scaricatrice scaricata a soli 11 anni!
dura la vita di noi ragazze, eh! 😉
donne …….
uomini… 😀
sistema verificato e funzionante. sciacquare la lingua col sapone è un rimedio efficacissimo
‘aspita, allora ci provo! 😀
No, che poi i genitori ti denunciano!
Come riesci a rimanere seria e non ridere? 😉
e chi ti ha detto che non rido? sghignazzo nascosta dalla cattedra!! 😀