Punizioni corporali

 
Stamani a scuola raccontavo ai ragazzi dell’unica volta che la mia maestra – Anita si chiamava – mi punì con delle bacchettate sulle mani, dieci da una parte e dieci dall’altra.
Eravamo andate in bagno, complice la mia compagna di banco, cominciammo a ridacchiare. Disgraziatamente la maestra ci sentì e al rientro in classe sfoderò l’arma dell’offesa e si diede da fare a lardellarci le mani.
La guardammo stranita, ma non osammo chiedere il perchè e il percome – le bacchettate sarebbero state molte di più, sicuramente, se avessimo osato.
La maestra Anita, evidentemente preda di una sindrome premestruale, ci fulminò con una spiegazione lapalissiana:
< A scuola non si ride, neppure in bagno! >
I miei alunni mi hanno guardata altrettanto straniti e mi hanno chiesto:
< Professore’ e sua madre non è andata a litigare con la maestra? >
Ho detto loro che in questi casi i genitori, nella migliore delle ipotesi rincaravano la dose, e magari ringraziavano la maestra che ci insegnava l’educazione!
Mi sono tanto sentita un rimasuglio da libro " Cuore "!Triste
 
 

24 risposte a "Punizioni corporali"

  1. micky 8 gennaio 2010 / 20:28

    roba da primi del Novecento, per le giovani menti odierne…

  2. Delilah 8 gennaio 2010 / 20:37

    ..uguale a casa mia :DDDio e mio fratello ce ne guardavamo benedi chiedere aiuto a mamma e papà..ASSOLUTAMENTE da evitare!:DD era proprio così..

  3. Mauro 8 gennaio 2010 / 20:41

    sei tu la maestrina dalla penna rossa!

  4. gabriella 8 gennaio 2010 / 21:10

    sembra passata un’eternità ma i ricordi sono così vicini che se allungo la mano mi sembra di percepire ancora il dolore ciao

  5. Flavia 8 gennaio 2010 / 22:13

    Miticisssima Virginia! Alle elementari la mia maestra di matematica ci dava un pugno in testa con l’anello quando sbagliavamo le divisioni!!! :)Alle medie e alle superiori anche i miei genitori dicevano che i professori facevano bene a rimproverarmi. Oggi per un "Stai zitto!" di troppo uscito involontariamente dalla bocca del Prof. arrivano in presidenza, madrepadresorellanonnabisnonna e tutta la sacra famiglia a reclamare! Anche io mi sento un rimasuglio a volte 😉

  6. ariel 8 gennaio 2010 / 22:23

    ahahahah!!!e’vero si e’passato da un estremo all’altroo!!:-)

  7. Delilah 8 gennaio 2010 / 22:36

    ..però, e lo DEVO direla mia ragazza NONmi ha mai chiesto di difenderla..posso contare le volte che le ho dato una sberlao un calcio nel sedere (mentre scappava..):DDDe non ha mai chiamato il telefono azzurropenso perché si sia resa conto di avermele proprio tirate fuori dalle mani e dai piedi :))

  8. Lilla 9 gennaio 2010 / 00:30

    per mia fortuna non ho avuto insegnanti così manesche anzi … così ‘bacchettone’!!! 😉

  9. micky 9 gennaio 2010 / 10:12

    @Mauro:attento a citare la maestrina dalla penna rossa…

  10. Maggie 9 gennaio 2010 / 13:25

    Io non sono mai stata punita dalle mie maestre e credo nemmeno i miei compagni, a parte qualche forte rimprovero verbale o qualche punizione come stare fuori dalla porta o dietro la lavagna. Ma se mai uno di noi si fosse lamentato del trattamento delle maestre o degli insegnanti con i genitori questi ci avrebbero punito mollto peggio di loro!!!

  11. Fabio 9 gennaio 2010 / 14:57

    Vedi i bambini d’oggi… sono già pronti a correre dai genitori a piangere… ed i genitori, ovviamente dei frustrati, pur di sfogarsi corrono a scuola…. mio padre è stato tanto in ginocchio sui ceci… però c’era più rigore…. oggi è uno schifo, anche se siamo così ipocriti da dire che è tutto normale…

  12. Silvia 9 gennaio 2010 / 18:15

    Ciao, sono arrivata qui dal blog di Gabriella :)Davvero consona ai tempi la tua riflessione….non mi sono mai toccate le bachettate sulle mani ( non usava più) ma infiniti castighi : compiti supplementari punitivi, in piedi dietro la lavagna, in piedi esposta al pubblico ludibrio, in un angolo faccia al muro, eccetera….:(….il peggio è che poi i miei rincaravano la dose… sempre!:((((La mia maestra era in sindrome premestruale semiperenne, è vero, ma con certi discorsi dei genitori di oggi i ragazzi non fanno molta strada.

  13. Edoardo 9 gennaio 2010 / 18:29

    In fondo, mi sento molto poco "deamicisiano". Questo da quando comportarsi con un briciolo di umiltà corrisponde a farsi pecora, che – si sà – il lupo se la mangia. Preferisco bastonarlo: se non impara, almeno mi fa sentire un po’ meglio.

  14. Virginia 9 gennaio 2010 / 18:41

    @fabio, l’ipocrisia ce la risparmiamo, quando è possibile! tanto normale, l’andazzo nelle scuole, non è. i ragazzi lo sanno bene, almeno i nostri, perchè era proprio di questo che si stava parlando, delle vistose differenze tra un sistema scolastico restrittivo e bacchettone – in tutti i sensi! – e uno che invece è lassista e permissivo. il problema è generale, le regole non le rispetta più nessuno, tanto meno ci si premura di insegnare ai propri figli l’educazione. perchè, hai voglia a dire, che la scuola è il luogo dove si formano gli adulti di domani, se l’educazione non la ciucci con il latte, non ci sono versi che dopo riesci ad impararla tra i banchi. se un genitore ti viene a prendere per la collottola se solo osi dare del deficiente al proprio pargolo – e per deficiente intendo, io docente, qualcuno che è deficitario e carente negli apprendimenti! – significa che quello tanto rispetto per te e per l’istituzione tutta, il genitore deficiente intendo, non ce l’ha!il tuo papà ha tollerato i ceci sotto le ginocchia, così come i miei genitori, ma anche quella non era una bella faccenda. si era al limite delle torture! se tuo padre o il mio conoscono il rispetto e sono persone rette ed educate, lo sono non certo grazie – o malgrado – i ceci!a me quelle bacchettate non sono servite a molto. ero una bambina remissiva e timida, essere bacchettata m’è sembrata una punizione ingiusta e cretina!:-(((@lu,’ anch’io ho fatto volare qualche schiaffo all’occorrenza. adesso non oso, mi servirebbe una scala per arrivare ad altezza volto!:-DD@susy, lilla, flavia, per quanto ci sia differenza d’età tra voi e tra voi e me, tutto dipende dalle esperienze. ecco che flavia, ci svela che anche le maestre di ieri – e non solo quelle dell’altro, altro ieri come la mia – avevano il " vezzo " del gesto pesante!:-D@gabriella anche, deve avere qualche ricordo a proposito:-)@mauro, ha ragione micky, attenzione… per avermi paragonata a quell’ odiosa, potrei anche bacchettarti!!:-DDDDDD@micky, ti sei salvato in corner con quel " per le giovani menti odierne… ":-)))

  15. Sonja 9 gennaio 2010 / 18:46

    Come la mia sorellina Silvia, pure io ho vissuto un sacco di "bei momenti" con la maestra elementare che pareva ce l’avesse proprio con me nonostante il mio brillante rendimento e interpretava i miei attimi di apparente distrazione mentre spiegava (ma io avevo le orecchie vigili non mi perdevo una virgola) x smaccato disinteresse, quindi ero il suo pupazzo antistress e le sue frustrazioni le sfogava su di me a suon di pattoni sulla testa e tiratone d’orecchie oltre alle tecniche sottocitate dalla mia Sister.La cosa atroce era che i miei o meglio mia madre appoggiavano in toto l’operato dell’insegnante incoraggiandola a sganciarmene a più non posso all’occorrenza!E il problema era che ‘sta str**** dopo mezz’ora che me ne stavo a piangere con la faccia sul banco, magari dopo avermi abbondantemente pigliata in giro con tutta la classe, veniva lì bellamente a chiedermi aiuto per fare un cartellone o ad annunciarmi che anche x l’anno in corso sarei stata la voce solista degli spettacoli natalizi e di fine anno, cosa che detestavo.Pure mia figlia mi fa due occhi così quando glielo racconto.E altro che rimasuglio da libro "Cuore", io mi sento tanto aliena…..

  16. Virginia 9 gennaio 2010 / 18:47

    @ciao silvia, bentrovata!:-DD@pessimo maestro saresti, edoardo!:-DD

  17. Virginia 9 gennaio 2010 / 18:51

    @sonja, davvero strane le persone. però se la tua torturatrice ti vedesse ora!:-DDD@silvia, a pensarci bene c’è un sacco di gente in giro, anche adesso, in sindrome premestruale! anche i maschietti!:-D

  18. Silvia 9 gennaio 2010 / 21:16

    Eheh….cara Virginia, la mia maestra faceva con me UGUALE UGUALE UGUALE a quanto quella di Sonja con lei :(Pure il pigliarmi per il sedere ( a volte anche assai rudemente e maleducatamente…) con tutta la classe. Una volta mi disse che lo faceva per "educarmi a moderare il mio brutto carattere".Come bravura strettamente professionale e valutazioni nulla da eccepire, però…..ma ho di lei veramente un pessimo ricordo :(

  19. Sonja 10 gennaio 2010 / 08:15

    Eh cara Virginia, nemmeno troppo tempo fa ho avuto occasione di rivedere la mia "torturatrice" che a parte il discutibile colore di capelli è rimasta tale e quale pure nella stronzaggine. Abbiamo scambiato giusto qualche parola e com’era normale che fosse mi ha chiesto di cosa mi occupavo, alchè le ho illustrato il mio "percorso storico" che mi ha portata a ricoprire l’attuale incarico societario. Risposta sua: "Era ora che t’impegnassi a combinare qualcosa". Ammetto che mi stavo già caricando a pallettoni x piombarla con una delle mie risposte lapidarie, alchè penso l’abbia intuito e ha aggiustato subito il tiro:"Ma io lo sapevo che avevi l’intelligenza, la volontà e le capacità e se ti stavo sempre così addosso era solo, xk non volevo ti adagiassi!".L’avrei strangolata con il suo foulard di Hermès, e so che non avrei commesso reato!@ Silvia: Ma dai Sister, pure io ci sono passata, e pure con le stesse motivazioni !!! O___o Eh beh non x niente siamo sorelle, no? 😉

  20. Paola 10 gennaio 2010 / 10:48

    Non ci voglio pensare… a me capitò alla scuola materna, con le suore…i più piccoli dormivano in aula nei lettini e noi, più grandi, dovevamo stare seduti nel banco, a bracce conserte, in silenzio, al buio, per più di un ora… e guai se parlavamo…. non so le pecorelle che ho contato…. ;-(

  21. Daniele 10 gennaio 2010 / 15:13

    Grazie a Dio sono stato esentato ( fortunato ) a vivere esperienze scolastiche o prescolastiche poco serene ….fortuna !!lele

  22. fab 10 gennaio 2010 / 16:12

    in terza elementare approdò nella mia classe la "signorina maestra". Una zitella acida che il primo giorno arrivò in classe con una bacchetta quadrata….fino ad allora, ignoravamo l’esistenza di un simile attrezzo di tortura. Dopo qualche giorno, la bacchetta fu usata senza pietà sulle mani di un ragazzino, figlio di emigranti italiani, rientrati da poco dal Sudafrica, timido fino all’inverosimile, reo di essersi girato a guardare fuori dalla finestra mentre l’arpia spiegava…Ricordo il sibilo della bacchetta mentre colpiva il mio compagno…alla terza bacchettata non ressi più: mi alzai e mi misi a gridare.Fui fortunata perchè tra le varie cose che urlai dissi anche che avrei raccontato tutto a casa…non osò toccarmi…mandò a chiamare mia madre..Ma la ramanzina la ebbe lei…mamma era ed è severa, ma contraria alle punizioni corporali, e, dice lei, proprio in ricordo delle sue…

  23. bisbetica 10 gennaio 2010 / 17:23

    ciao :-)sai cosa mi ha colpito di questo tuo post? la domanda dei bambini :-)io non ricordo punizioni corporali ma la stima ed il rispetto che i genitori, qualunque cosa accadesse, pretendevano da noi nei confronti dei nostri insegnanti questo si, questo lo ricordo perfettamente e temo che di questo sia rimasto ben poco purtroppo.un giorno, qualche mese fa, una maestra di mio figlio – 8 anni – mi elogiò e ringraziò per un fatto che triguardava mio figlio, ne restai basita! non avevo fatto nulla se non preoccuparmi del mio cucciolo e provvedere a quanto necessario a seguito di alcuni colloqui con il corpo insegnanti… "perchè mi ringrazia? non mi pare proprio di aver fatto alcunchè di speciale se non quello che era ovvio facessi nell’interesse di mio figlio" "non dia questa cosa per così scontata… non tutti i genitori sono disposti ad accettare le nostre segnalazioni". Restai ancor più basita di prima.c’entra mica tanto col post… mah, mi è venuto così…

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